Nuova governance

La governance dell’Università pubblica deve essere orientata ai principi di piena rappresentanza, inclusione, collegialità, trasparenza ed equità

Il rispetto di questi principi richiede:
  • La conferma delle prerogative istruttorie e decisionali degli organi previsti dall’attuale statuto, in coerenza con la legge 240/2010
  • Il rispetto del principio di inclusione di tutte le componenti dell’Ateneo nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione
  • La revisione dei criteri di rappresentanza, al fine di garantire un’adeguata partecipazione agli organi di tutte le componenti dell’Ateneo
  • L’introduzione dei Pro-Rettori di ‘Missione’, con i poteri che il ruolo prevede, e l’affiancamento dei delegati, con funzioni esecutive
  • L’istituzione, tra gli organi di Ateneo, delle Commissioni Permanenti e di Progetto, organizzate secondo opportune disposizioni regolamentari, aventi funzioni istruttorie e di raccordo tra Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione
  • La conseguente razionalizzazione delle attuali Commissioni con funzioni meramente consultive e, in alcuni casi, con mandati, almeno in parte, sovrapposti
  • La valorizzazione delle attività di monitoraggio dei risultati svolte dal NdV, con il conseguente rafforzamento della capacità e dei tempi di risposta dell’Ateneo con le corrispondenti azioni correttive
 
La nuova Governance potrà orientare l’Ateneo:
  • Nella sostituzione della logica dell’emergenza con quella di una programmazione lungimirante delle decisioni e delle azioni
  • Nella ridefinizione degli assetti e dei processi organizzativi, in coerenza con le nuove modalità di raccordo delle fasi istruttorie, decisionali, esecutive e di monitoraggio
  • Nella valorizzazione delle competenze esistenti e nell’integrazione della dotazione organica, sulla base di un’analisi puntuale dei nuovi fabbisogni, pianificando la formazione continua, a sostegno della costante riqualificazione e la promozione delle personali inclinazioni e attitudini
  • Nel mantenimento e nel miglioramento del benessere organizzativo, anche sviluppando nuove logiche di welfare aziendale
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